Attore statunitense. Si forma a teatro e nei B-movies della Columbia. Appare in ruoli secondari in film d'impegno come L'impossibilità di essere normale (1970) di R. Rush e Zabriskie Point (1970) di M. Antonioni. Dopo altre parti minori in American Graffiti (1973) di G. Lucas e La conversazione (1974) di F.F. Coppola, lo stesso Lucas gli offre l'occasione di entrare a far parte del novero dei nuovi divi hollywoodiani. Seppure ancora non nel ruolo principale, F. riesce infatti a rubare la scena al protagonista Luke Skywalker interpretando il cinico ma generoso avventuriero Han Solo in Guerre stellari (1977), primo capitolo della saga fantascientifica che riscuoterà uno dei maggiori successi di pubblico della storia del cinema (i cui due seguiti saranno interpretati sempre da F.: L'impero colpisce ancora, 1980, di I. Kershner, e Il ritorno dello Jedi, 1983, di R. Marquand, entrambi supervisionati e prodotti da Lucas). Fisico prestante, simpatia naturale e sorriso accattivante, si dimostra in grado di rinverdire i fasti dei grandi interpreti dei film d'avventura del passato, da D. Fairbanks a E. Flynn. Nel 1981 S. Spielberg gli affida il ruolo di assoluto protagonista nel film che decreta la sua definitiva consacrazione: I predatori dell'arca perduta, fantasmagorica commistione di generi in cui F. impersona Indiana Jones, affascinante professore d'archeologia nonché intrepido avventuriero. Sempre Spielberg (sotto l'attenta produzione di Lucas) lo dirige nei due sequel: Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) e Indiana Jones e l'ultima crociata (1989). Dopo aver interpretato il cacciatore di replicanti Rick Deckard nel noir futuristico Blade Runner (1982) di R. Scott, nel 1985 ottiene la candidatura all'Oscar per la parte del protagonista nel solido thriller di P. Weir Witness - Il testimone, dove indossa i panni di un poliziotto che si rifugia in un'austera comunità di Amish per proteggere un bambino testimone di un delitto. A suo agio anche nella commedia (Una donna in carriera, 1988, di M. Nichols, e il remake di Sabrina, 1995, di S. Pollack) e nell'intimistico A proposito di Henry (1991), ancora di Nichols, sembra comunque destinato soprattutto ai film d'azione come Il fuggitivo (1993) di A. Davis, in cui è un chirurgo ingiustamente accusato di aver assassinato la moglie, che deve sottrarsi con ogni mezzo all'inseguimento di un implacabile poliziotto, o in Air Force One (1997) di W. Petersen, in cui è un volitivo presidente degli Stati Uniti che da solo sconfigge un gruppo di terroristi impadronitisi dell'aereo presidenziale, in L'ombra del diavolo (1997) di A.J. Pakula, dove è un poliziotto di origini irlandesi che ospita inconsapevolmente un terrorista dell'ira, o in K19 (2002) di K. Bigelow, dove è un ufficiale sovietico imbarcato su un sottomarino che rischia un'esplosione atomica negli anni della guerra fredda. I due successivi action movies che lo vedono protagonista (Hollywood Homicide, 2003, di R. Shelton e Firewall - Accesso negato, 2006, di R. Loncraine) non riscuotono un grande successo. Sempre cinico e autoironico, ancora prestante e un po' più saggio, nel 2008 torna a vestire i panni dell'archeologo avventuriero in Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo di S. Spielberg.